Brevetti, disegni e modelli, software agevolati con il nuovo Patent Box
3 luglio 2023


La Legge di Bilancio 2022 ha recentemente introdotto un nuovo regime agevolativo per le imprese che investono in Ricerca e Sviluppo per tre tipologie di beni immateriali: brevetti, disegni e modelli, nonchè software protetto da copyright.

Chi può beneficiare del nuovo Patent Box
Beneficiari sono i soggetti titolari di reddito d'impresa, sia imprenditori individuali che società, i quali svolgono attività di ricerca e sviluppo finalizzate alla produzione dei beni immateriali oggetto dell’agevolazione.
Sono escluse dal Patent Box le imprese che determinano il reddito imponibile su base catastale o in modo forfettario, in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, altra procedura concorsuale.

Cosa viene agevolato con il Patent Box
L’agevolazione Patent Box consiste nella maggiorazione dei costi di ricerca e sviluppo e, quindi, in una super deduzione ai fini della determinazione del reddito d’impresa in relazione a:

  • brevetti industriali, ivi inclusi i brevetti per invenzione, le invenzioni biotecnologiche e i relativi certificati complementari di protezione, i brevetti per modello d’utilità, nonché i brevetti e certificati per varietà vegetali e le topografie di prodotti a semiconduttori;
  • disegni e modelli giuridicamente tutelati;
  • software protetto da copyright;
  • due o più beni immateriali tra quelli indicati precedentemente, collegati tra loro da un vincolo di complementarietà, tale per cui la realizzazione di un prodotto o di una famiglia di prodotti o di un processo o di un gruppo di processi sia subordinata all’uso congiunto degli stessi.

Tali beni possono essere utilizzati direttamente o indirettamente nello svolgimento della propria attività d’impresa.
Ai fini dell’agevolazione rilevano le attività classificabili come ricerca industriale e sviluppo sperimentale ai sensi dell’art. 2 del DM 26.5.2020, le attività classificabili come innovazione tecnologica ai sensi dell’art. 3 del DM 26.5.2020, le attività classificabili come design e ideazione estetica ai sensi dell’art. 4 del DM 26.5.2020, le attività di tutela legale dei diritti sui beni immateriali.
Principalmente, sono agevolabili le spese del personale, i servizi di consulenza, il materiale e le forniture impiegate, il mantenimento dei diritti della proprietà intellettuale.
La maggiorazione è pari al 110% dei costi e assume rilevanza sia ai fini delle imposte sui redditi (IRES) sia agli effetti dell’IRAP; in pratica ogni 100 euro spesi se ne deducono 210. Ad esempio, per un costo pari a 1.000 l’impresa potrà dedurre 2.100 (1000 + 110%), con un risparmio complessivo di circa il 30,69% del costo effettivo.
La tassazione agevolata si applica a condizione che i soggetti che esercitano l'opzione svolgano le attività di ricerca e sviluppo, direttamente o anche:

  • mediante contratti di ricerca stipulati con società diverse da quelle che direttamente o indirettamente controllano l'impresa, ne sono controllate o sono controllate dalla stessa società che controlla l'impresa;
  • ovvero con università o enti di ricerca e organismi equiparati, finalizzate alla creazione e allo sviluppo dei beni agevolabili (software protetto da copyright, brevetti industriali, disegni e modelli).

Inoltre il beneficio è cumulabile con il credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo.

Come accedere al Patent Box
Per usufruire dell’agevolazione fiscale è previsto che i soggetti interessati esercitino un’opzione della durata di 5 periodi d’imposta, irrevocabile e rinnovabile.
A tutela dell’impresa, può essere predisposto un set documentale idoneo secondo quanto previsto dal provvedimento dell’agenzia delle entrate del 15 febbraio 2022, il cui possesso consente anche il beneficio ai fini della penalty protection. In pratica, nel caso di rettifica fiscale da cui derivi una maggiore imposta o una differenza del credito, la sanzione per infedele dichiarazione non si applica qualora, nel corso di accessi, ispezioni, verifiche o altra attività istruttoria, il contribuente consegni all’amministrazione finanziaria la documentazione idonea a consentire il riscontro della corretta maggiorazione. Il possesso di tale documentazione dovrà essere comunicato nella dichiarazione relativa al periodo di imposta per il quale beneficia dell’agevolazione.
Si precisa che il set documentale da redigere ha una struttura fissa suddivisa in due sezioni (A e B) al cui interno sono presenti dei paragrafi. La prima sezione (A) ha la finalità di fornire all’amministrazione finanziaria, nel corso delle attività di accesso, ispezione, verifica o di altra attività di controllo, gli elementi conoscitivi necessari per comprendere il contesto organizzativo, funzionale e di rischio del contribuente. Queste informazioni contenute nella sezione A hanno l’obiettivo di ricostruire la complessiva coerenza e correttezza del processo seguito dal contribuente per individuare, isolare e valorizzare, nell’ambito dell’attività di impresa, i beni immateriali. Viceversa la sezione B contiene informazioni di tipo contabile e fiscale necessarie per consentire il riscontro della corretta qualificazione del beneficio espresso come variazione in diminuzione nei modelli dichiarativi.
Il documento nel suo complesso deve essere firmato dal legale rappresentante mediante firma elettronica con marca temporale entro il termine previsto per la dichiarazione dei redditi del periodo di imposta di riferimento e va consegnato entro 20 giorni dall’eventuale richiesta avanzata dall’amministrazione finanziaria.

Da quando si può usufruire del Patent Box
L’agevolazione è entrata in vigore dal periodo d’imposta 2021 e il contribuente può usufruire della maggiorazione del 110% di dette spese a decorrere dal periodo d’imposta in cui l’immobilizzazione immateriale ottiene un titolo di privativa industriale fino all’ottavo esercizio antecedente. Viene quindi introdotto un meccanismo di recapture, su base ottennale, che consente di recuperare il beneficio in relazione alle spese di ricerca e sviluppo che, ex post, hanno dato vita a un bene immateriale.
In presenza di obiettive condizioni di incertezza riguardanti l’applicazione delle disposizioni di natura tributaria, i contribuenti possono presentare istanza di interpello ai sensi dell’articolo 11, comma 1, lettera a), della legge 27 luglio 2000, n. 212. Qualora la risposta all’istanza di interpello presupponga anche la qualificazione delle attività svolte come di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica o di design e ideazione estetica, ovvero l’ammissibilità del bene immateriale all’agevolazione, resta ferma la necessità di allegare all’istanza il parere tecnico rilasciato dall’autorità competente ai sensi dell’articolo 3, comma 2 del decreto legislativo 24 settembre 2015, n. 156.

Cosa può fare lo Studio Baldi per ottenere l’agevolazione
Il nostro Studio vanta una esperienza consolidata e multidisciplinare tramite un team di professionisti specializzati in materia tecnica e fiscale, dall’analisi preliminare alla predisposizione della documentazione utile per accedere all’agevolazione. Contattaci subito per ricevere una prima consulenza.
In un primo momento, si esegue un’analisi di fattibilità e di convenienza per individuare la privativa industriale e le spese di ricerca e sviluppo agevolabili. Al termine viene eseguita la stima del potenziale beneficio fiscale.
Nella seconda fase si procede con la definizione dei costi sostenuti per lo sviluppo, l’accrescimento, il mantenimento, la protezione e lo sfruttamento dei beni immateriali agevolabili. L’analisi si estende in un arco temporale di 8 anni e il risultato è il calcolo dell’agevolazione usufruibile.
Il terzo intervento consiste nella redazione della documentazione, articolata in sezioni A e B, come da provvedimento del 15 febbraio 2022 del direttore dell’agenzia delle entrate.
Infine, si chiude l’attività con il supporto all’azienda e ai suoi consulenti nell’espletare gli adempimenti fiscali richiesti per accedere al regime opzionale di tassazione Patent Box e per mantenerlo nel tempo.
Per ricevere assistenza siamo a disposizione per un primo incontro conoscitivo da cui partire per la pianificazione delle attività consulenziali.

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